lunedì 31 gennaio 2011

Comunicazione

Si riduce il numero degli iscritti a Scienze della Comunicazione dal anno 2006 al 2010

Dall’osservazione dati del Miur e dei siti dei singoli atenei italiani, emerge che l’andamento dei corsi in Scienze della Comunicazione dopo la riforma del 3+ 2: per l’anno accademico 2001-02 si contavano in Italia 68 corsi triennali della classe 14, per il 2006-07 sono 70. Tenendo conto, però, che tra il 2003 e il 2005 è stata toccata una punta di 78 corsi, poi calati a 73 l’anno successivo e a 70 quello dopo. Vediamo adesso il trend degli iscritti sui dati del Miur: dall’inizio del decennio a oggi si registra un costante calo delle immatricolazioni, dovuta a una politica di contenimento degli ingressi nei singoli atenei. Dai 19.587 immatricolati nel 2001/02 si è arrivati nel 2006/07 a 11.334, con una decrescita media del 10,6 % ogni anno.

Per quanto riguarda il numero totale degli iscritti a Scienze delle Comunicazione, dopo il picco di 57mila del 2004-05 (dai 26.500 del 2001/02) si va verso la stabilizzazione, con un lieve calo rispettivamente dell’1,5 e del 6 per cento nei due anni successivi. Interessanti sono i dati forniti dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’ Università Sapienza di Roma consultabili sul sito http://www.uniroma1.it/infostat/default.php.

La cosa fa alquanto riflettere come i corsi di laurea in SdC, però, hanno goduto più di interesse mediatico che della convalida di consolidate tradizioni accademiche.

Le perfomance sul mercato del lavoro non sono state quelle attese, alcuni attribuiscono questo problema alla poca selettività che si è venuta a creare alla Sapienza e anche in altri atenei, dove si deliberò di abrogare il numero programmato non appena terminato il primo quinquennio del corso presentando Scienze della comunicazione come il corso di laurea del futuro, in grado di creare figure con una preparazione flessibile e come tali altamente competitive nei più disparati contesti lavorativi. Questo provocò un boom di iscrizioni, tanto che la facoltà di Scienze della comunicazione della Sapienza che già al primo anno della sua istituzione era già la facoltà con la più alta popolazione studentesca dell'intero ateneo romano.

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